Angola

Lavori eseguiti al sud dell’Angola

L’Angola è un paese enorme che all’epoca della mia permanenza in Africa del Sud Ovest si trovava in piena guerra civile che era iniziata con l’indipendenza dal Portogallo. Si combattevano ferocemente tre movimenti per la sua indipendenza fra cui il MPLA, l’FLNA e l’UNITA. I combattimenti sono durati per oltre 25 anni a cominciare dal 1976.
Ebbi l’occasione di visitarne solo una fascia a sud prima della sua indipendenza e dopo i conflitti fra il nuovo esercito e le truppe Sud Africane che stazionavano nel territorio che all’epoca si chiamava Africa del Sud Ovest oggi Namibia e fra i vari movimenti che si combattevano per il controllo del potere politico del paese.
A quell’epoca, io mi trovavo con la famiglia nell’Africa del Sud Ovest, dove stavamo realizzando l’impianto idroelettrico di Ruacana sul fiume Cunene che fa da confine con l’Angola.
Parte della galleria di adduzione e la diga di regolazione si trovavano e si trovano ancora oggi nel territorio angolano.


Barriera di confine
Opera di presa
Paratoie 
sulla diga

Fu molto difficile completare i lavori nel lato angolano perché il nuovo governo gestito dal MPLA con Agostino Nieto prese possesso del confine e dei lavori da realizzare in Angola. Vi erano poi le truppe cubane che assistevano il paese durante e dopo il conflitto con le truppe del Sud Africa. In effetti ci proibirono l’imbocco nella galleria dal lato Angolano e tutto il lavoro fu completato accedendo dalla finestra in Africa del Sud Ovest. Anche il ponte in acciaio che conduceva alla cava di sabbia fu rimosso in una sola notte dopo la minaccia Angolana di farlo saltare con la dinamite.
Il territorio era molto bello, ricoperto da intense zone di foresta e di Savana. Più in la si trova il meraviglioso delta del fiume Okavango che quando esonda riempie annualmente il lago Ethosha.
Sempre nell’Area si trova la famosa striscia di Caprivi, che separa l’Africa del Sud Ovest dall’Angola e dallo Zambia. Anche qui non è stato possibile visitarlo se non marginalmente dato che erano in corso conflitti fra le truppe del Sud Africa e della Rodesia del Sud con L’Angola e Zambia.


Potemmo visitare molti villaggi abitati da Angolani di origine portoghese che si erano insediati inquel territorio da numerosi secoli. La zona più lontana visitata è stato il porto di Mocamedes.
Abbiamo anche visto, a seguito della guerra scoppiata fra Africa del Sud Ovest ed Angola, 60,000 di questi abitanti attraversare la frontiera in fuga con i pochi possedimenti che poterono portarsi via sui camion, per recarsi a Walvis Bay e potersi imbarcare per il Portogallo, vedendo chiudersi un lungo periodo coloniale. Devo dire che molti di questi angolani di origine portoghese si erano oramai mescolati alla popolazione locale e molti di essi erano in effetti dei meticci.

Il paese era ricchissimo di petrolio con i pozzi petroliferi in mare a Cabindi, miniere di diamanti e pietre preziose e ricchissimo di minerali di tutti i tipi. Sfortunatamente la guerra civile ha dissipato tutto ciò e la popolazione vive in condizioni molto povere. Le uniche grandi fabbriche sono quelle per le protesi dato che sul terreno sono state lasciate decine di milioni di mine antiuomo che continuano a mietere vittime fra la popolazione civile.
Vi rimando al capitolo paesi visitati da Vittorio che contiene una breve storia dell’Angola.
Le mie visite in quel territorio consistevano di pochi giorni o anche di poche ore e non abbiamo potuto visitare il nord del paese e la sua capitale Luanda, come già detto a seguito delle condizioni di guerra.
L’Angola l’ho messa in ogni caso nei paesi da me visitati anche se solo marginalmente e di cui non dispongo di alcuna foto.