PARTE 2 CAPITOLO 2

Appena terminato questo piccolo lavoro idraulico, nei pressi di Mumbwa, seppi che l’Impresa aveva acquisito dal Ministero della Difesa la costruzione di una piccola diga al confine del Malawi che serviva per alimentare di acqua un costruendo accampamento militare: la ‘Lunkwakwa Army Dam’. Io fui nominato capo cantiere sotto la direzione dell’Ing. Roberto Caudano. Il lavoro si trovava a 15 chilometri dalla cittadina di Fort Jameson, rinominata Chipata. La durata del lavoro sarebbe stata di un anno.

Si trattava di costruire una diga in terra e roccia di circa 100.000 mc, alta una ventina di metri e lunga 200, uno sfioratore ricavato nella roccia e protetto da spritz beton, un’opera di presa con stazione di pompaggio ed un canale di scarico a valle dello sfioratore dotato di ogiva in calcestruzzo. Il laghetto che si sarebbe formato era di circa un paio di chilometri. Per eseguire i lavori occorreva anche scavare un canale di deviazione da chiudere successivamente.
Il progettista era l’azienda inglese Watermeyer, Legge, Piesold & Uhlman.
Appena studiati i disegni iniziammo la mobilitazione del macchinario e la costruzione in tempi brevissimi di un campo assai rustico, alloggi, uffici, officina. Furono anche montati degli uffici per la direzione lavori nella persona dell’Ing. Darleston (?). 
Fu aperta rapidamente una cava e furono montati gli impianti di frantumazione che, essendo mobili, furono messi in piedi molto rapidamente. Il capo impianti era un certo Susanna che rincontrai anni dopo al funerale del mio caro amico Gianni Lorenzet. 
Arrivarono due Bulldozer, pale gommate, macchine di perforazione, autocarri, gru, casseri e quant’altro.


Preparammo il programma dei lavori. Viste le quantità di lavoro da fare decidemmo di eseguire tutti i lavori nella stagione di magra, eliminando la deviazione del fiume e facendoci risparmiare un bel po’ di tempo e soldi. Prevedemmo di lasciare solo una tubazione in acciaio da 500 mm nel punto più basso del fiumiciattolo per smaltire le acque di magra.
Iniziammo gli scavi per la fondazione della diga, che andarono bene, ma quando si trattò di fare gli scavi in roccia, dove doveva essere completato lo sfioratore, scoprimmo che nell’area interessata vi era solo uno gnoccone di roccia. Durante le indagini fatte dai progettisti inglesi, essi fecero un solo carotaggio in quel punto e basarono tutto il progetto su un grosso banco di roccia in cui scavare la sezione necessaria, compresa l’ogiva, trattando il tutto con dello spritz beton e facendo la sola soletta in calcestruzzo. Una bella sfiga!





Scavo della poca roccia trovata; nell’area dello sfioratore



Impianti di frantumazione per produrre inerti per i calcestruzzi