Il dramma delle minoranze religiose

Due terzi della popolazione mondiale (67%) vivono in Paesi in cui le violazioni della libertà religiosa avvengono in una forma o nell’altra. E’ una situazione che si è consolidata nel corso dei secoli, passando da una radice d’intolleranza alla discriminazione, fino ad arrivare alla persecuzione.

La denuncia è contenuta nella XV Edizione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acn) sulla libertà religiosa nel mondo. Il testo non limita il proprio esame alle violazioni ai danni dei cristiani, e dei cattolici in particolare, ma abbraccia “le dinamiche persecutorie e discriminatorie” sofferte nell’ultimo biennio (agosto 2018 – novembre 2020) dai credenti di ogni religione.

Dal Rapporto emerge un aumento significativo della gravità delle violazioni relative alla categoria della persecuzione e dell’oppressione: La libertà religiosa è violata in 62 paesi del mondo su un totale di 196 (31,6%), Dove vivono circa due terzi della popolazione mondiale. Il numero di persone che risiedono in questi Paesi sfiora i 5,2 miliardi, poiché tra i peggiori trasgressori vi sono alcune delle Nazioni più popolose del mondo come, Cina, India, Pakistan, Bangladesh e Nigeria.

Questo libro – compendio – messo insieme da Vittorio Robiati con la collaborazione dei suoi amici Paola Rizza e Rino Cardone, riprende questo tema beneficiando della quantità enorme d’informazioni disponibili dal web, e cerca di coprirne la storia e la contemporaneità.

Colpisce quello che succede in questo ventesimo secolo, quando l’umanità ha raggiunto un livello di conoscenza e di sviluppo altissimo, ma si deve ancora assistere alla perpetuazione di atti di violenza e persecuzione verso qualsiasi forma di minoranza religiosa. In particolare, Mi riferisco anche alla minoranza Baha’i che rappresenta i più grandi valori etici, morali e spirituali, ma viene perseguita in Iran, la culla della sua fede.