Le grandi tappe dell’evoluzione del pensiero…

Sono l’autore di questo libro e al momento in cui stò scrivendo (1992) ho 80 anni. Chi ritenesse, leggendolo, che sono laureato in filosofia, resterà deluso, perchè non solo non ho nessuna laurea, ma neppure la maturità scientifica o classica. Sono un semplice geometra.
Nella mia vita di lavoro ho costruito case, strade, ponti, acquedotti e sono anche stato comandante di un Corpo di Pompieri (quello di Asmara in Eritrea) dal 1946 al 1956.
Se la conoscenza deriva dall’approfondimento del pensiero dei grandi pensatori del passato e del presente ed è elemento irrinunciabile di una buona cultura, io che non avevo mai letto nulla, al di fuori di cio che era inerente alla mia professione tecnica, sono stato indubbiamente, per tutto il periodo in cui ho fatto il tecnico, un ignorante e, considerando la vastità del pensiero umano, lo sono tuttora,anzi ancora di più nel senso che sono più cosciente.
La molla che ha fatto scattare in me il desiderio di conoscere quel mondo culturale per il queale ero un estraneo, è stato l’incontro con la fede bahà’ì, avvenuto nella terza fase della mia vita, non perchè la Fede sia una filosofia – anche se in parte lo è, ma divina come lo sono tutte le religioni – ma perchè secondo il pensiero bahà’ì, la conoscenza e come la luce del sole che dissolve le nuvole delle vane immaginazioni.
Primo gradino di questa scala della conoscenza è stato naturalmente lo studio degli insegnamenti delle varie religioni, considerate tutte dalla Fede fasi successive divine educative dell’umanità, principio di cui dovevo e volevo, innanzi tutto, accertare la veridicità. La spinta per iniziare a salire il secondo gradino è venuta dalla situazione di gravissima crisi, nella quale versano oggi, l’uomo e la società.
Ritenevo mio dovere toccare con mano e di persona il succo espresso dai grandi pensatori del passato e inquadrarne le grandi tappe evolutive, sia orientali che occidentali.
Fu così che iniziai la lettura dei trattati di storia della filosofia. Fu impresa improba, abituato come ero al solo linguaggio tecnico.
Quante volte li chiusi confortato dal modo astruso di presentare i vari concetti, oltre che dalla confusione che si creava nella mia mente, a causa della massa enorme di notizie, che mi sembrava, facessero perdere di vista il nocciolo delle varie tematiche, disorientando un lettore inesperto come ero io. Però vari studenti liceali mi hanno confessato di aver vissuto le stesse esperienze negative.
Dopo aver letto e studiato due fra i maggiori trattati di storia della filosofia (Abbagnano e Reale – Antiseri) mi resi conto che era assolutamente vitale, per il compito che mi ero proposto, consultare direttamente, gli scritti dei più noti ed importanti pensatori, delineando anche i vari raggruppamenti secondo i periodi storici nei quali erano vissuti.
Approfondendoli, pensai che sarebbe stato corretto presentare le loro dottrine con le loro stesse parole, con l’aggiunta dei miei commenti esplicartivi quando necessari, oltre naturalmente a quello dei vari traduttori e specialisti, in modo che il senso del loro pensiero fosse chiaro per chiunque…

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