Ricordi immagini pensieri
Ho scelto questo aforisma del poeta Gibran Kahlil Gibran a ragion veduta perché mi sento “in cammino”, nella mia vita di tutti i giorni, e in questo mio andare ho avuto l’opportunità d’incontrare Augusto Robiati. “Ricordi, Immagini, Parole”, è una raccolta per non dimenticare, il modo personale di Augusto Robiati per dire “grazie” agli amici incontrati lungo il “cammino” della sua vita e che gli ha offerto l’occasione per riflettere e meditare sul tema della Fede.
Non entro in merito alla Fede dell’autore, ma voglio sottolineare lo sforzo da lui operato per sciogliere gli “enigmi” della sua vita, farsene una ragione e lasciare a noi la sua testimonianza. Poiché credo che sia questo il filo conduttore di questa raccolta, dove i versi s’intrecciano con la meticolosità della ricerca, nei secoli, delle tracce lasciate dall’uomo attraverso il pensiero, la fede e le opere.
“Alcune riflessioni sono esposte tali e quali sono state formulate dai rispettivi autori (grandi pensatori del passato) e altre sono una mia sintesi. Quando lo ritengo utile aggiungo un mio commento”. Queste parole di premessa scritte da Augusto Robiati sono indicative del suo rapporto con il rapporto filosofico da cui trae alimento per confrontarsi sulla sua esperienza umana: il suo “viaggio” personale che dà la chiave dell’evoluzione della sua spiritualità.
Ecco allora, dove si sono alimentati i “versi” poetici dell’autore: una coscienza umana modellata dallo spirito. Egli stesso afferma: “ho scelto alcune riflessioni che sono in armonia con la mia mente e il mio spirito”…